Milano, vigili a caccia degli immigrati: il bus-galera imprigiona i clandestini
di Franco Vanni (tagli e modifiche di MM)
Al commissario questo lavoro piace: "Ragazzi, prendetemi anche quello nascosto nell’erba e mi avete fatto felice", ha detto ai suoi. Quello che era nascosto nell’erba è nordafricano, di 20 anni. Si era liberato dalla presa di un vigile ed imboscato dietro ad un cespuglio. Da lì, è poi corso chissà dove. Al termine di un’intera mattinata di controlli, è stato l’unico straniero scappato al nucleo Trasporto pubblico dei vigili, specializzata nel servizio "fermi e identificazioni", che nei giorni scorsi ha chiuso in speciali autobus con grate ai finestrini, e poi identificato, gli stranieri trovati senza documenti durante i controlli dei biglietti sui mezzi pubblici.
Ieri mattina, la prima uscita dall’avvio dei processi ai clandestini, è andata bene: 120 multe staccate e dieci stranieri portati in centrale. Si appostavano alla fermata, chiedevano i documenti agli stranieri che, se non li avevano, erano caricati sul "bus-galera". È lo stesso tipo di autobus usato per scortare allo stadio i gruppi ultrà. Gli agenti lo chiamano "Stranamore", "perché ricorda il camper su cui Alberto Castagna negli anni Novanta faceva piangere gli innamorati in tivù", ride un agente.
Ieri sera, a operazione conclusa, sulla strada del ritorno Stranamore era accompagnato da quattro auto dei vigili, che con sirene accese bruciavano i semafori per portare il carico alla centrale.
Quando alla fermata del tram 15 in via De Missaglia è scattata la "tonnara" — stando al gergo dei vigili — erano le sette e mezza. Il tram si è fermato, gli agenti hanno bloccato le uscite. Per primo è toccato a un ragazzo nordafricano. Ha mostrato fotocopie di documenti, gli hanno fatto cenno di salire sul bus blindato, lui ha eseguito senza fare troppe storie. Poi è stato il turno di uno slavo. Non ha aperto bocca, ha tolto le mani di tasca solo prima di sedersi dietro al primo fermato. I passeggeri del tram assistevano alla scena e commentavano. Una donna con caschetto di capelli bianchi ha chiesto agli agenti: "Ma perché fate così? Hanno fatto qualcosa?". La risposta: "Sono clandestini, signora".
Tre dei dieci fermati, risulterà a sera dopo le verifiche, non lo sono affatto. Per sette è invece scattata la denuncia per clandestinità, e uno solo è stato arrestato: aveva già in tasca il decreto di espulsione ma non si era mosso dall’Italia. Dentro al bus, che alle dieci del mattino stava per ripartire con gli uomini a bordo, qualcuno prendeva a pugni il vetro. Altri nascondevano il volto fra le ginocchia. Si è fermata un’altra signora, borsetta stretta al petto: "Fate bene — ha detto agli agenti — questi qua in galera devono stare". Una donna ha chiesto ingenuamente ai vigili dove fosse diretto lo strano bus con le reti alle finestre. Ha fatto anche per salire, ma il vigile l'ha fermata: "Signora, aspetti il tram che è meglio".
(30 settembre 2009- La Repubblica Milano)
nascosto sottratto alla vista, non visibile
imboscato «nascosto in un bosco»
cespuglio pianta bassa e fitta
grate griglie
conclusa terminata, finita
tivù la televisione
il carico il materiale con il quale si riempie un veicolo da trasporto
scattare partire velocemente, di scatto
la "tonnara" imbarcazione usata nella caccia al tonno
stando a … secondo l'opinione di …
gergo lingua speciale di un gruppo sociale-professionale
toccare a … essere il turno di ...
far cenno a... compiere un gesto rapido ma visibile
eseguire compiere, fare, terminare
senza fare troppe storie senza commenti o lamentele
non aprir bocca non dire nulla
stare per... essere sul punto di...
fosse congiuntivo del verbo essere, 3a persona
fare per salire essere sul punto di salire
sabato 10 ottobre 2009
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