giovedì 24 dicembre 2009

Esame-compito per le vacanze

1. Le città d'oggi sono luoghi invivibili da cui si deve fuggire?


Rispondi a questa domanda con un testo di almeno 1500 caratteri (circa 230 parole). La tua risposta deve riflettere i tuoi sentimenti e giudizi sulla città, le tue speranze, i tuoi desideri. Argomenta, utilizzando il congiuntivo presente (es. Penso che la città sia..., credo che i cittadini debbano..., ecc.).


Qui sotto trovi una lista di brevi risposte che potrebbero esserti utili per riflettere e argomentare.

Invia il tuo testo alla mia mail (esserci003@gmail.com) entro e non oltre il 2 gennaio 2010.

PRO

1. Vivere in città è come stare in una grande prigione.
2. La campagna non ha l'inquinamento, il traffico e il rumore delle città.
3. In campagna si possono avere rapporti umani veri,
4. Nelle città regna un'atmosfera di violenza invivibile.
5. In città anche i vicini di casa possono provocare stress.
6. Pur vivendo in campagna, con telefono, fax e Internet non si è tagliati dal mondo.
7. La TV, la radio e le buone letture possono sostituire gli spettacoli della città.
8. In campagna il cibo è molto più sano. Si può coltivare il proprio orto, il frutteto ed allevare degli animali.
9. È preferibile la noia della provincia allo stress cittadino.
10. I bambini e gli animali domestici hanno più libertà in campagna.
11. In campagna ci sono valori autentici e non prevale l'egoismo.


CONTRO

1. La città offre opportunità di lavoro che non esistono altrove.
2. In campagna si corre il rischio, di "addormentarsi" culturalmente.
3. La città offre spettacoli culturali. Si possono fare incontri di ogni genere.
4. Nelle grandi città si trova la migliore assistenza sanitaria.
5. In città si trova ogni genere di negozi, biblioteche, uffici.
6. Nelle grandi città si può scomparire nell'anonimato.
7. Nelle città ci sono ancora angoli intatti storicamente dove vive il passato.
8. In città sì può vivere al "passo coi tempi".
9. In città si può andare a piedi a scuola e al lavoro, in campagna molto spesso si deve usare l'automobile.
10. Abitare in campagna e lavorare in città crea lo stress da pendolarismo.
11. Oggi le campagne sono così sviluppate che ormai hanno perso il loro aspetto bucolico.
12. La città apre la mente a varie forme di diversità.


2. Prepara una breve presentazione, di circa 5 minuti, dove argomenterai la problematica città/campagna oppure un altro soggetto di tuo interesse. Come per l'altro esercizio, sarà importante utilizzare il congiuntivo il più spesso possibile. Tutte le presentazioni saranno fatte il 4 gennaio 2010 davanti alla classe.

Lezione del 7 dicembre

Indicativo presente o congiuntivo presente ?


1. Siamo sicuri che il biglietto di andata e ritorno (essere) …..................... più conveniente.
2. Mi pare che Carla (esagerare) ….....................nel fare la dieta.
3. Stefano, mi auguro che (guarire) ….....................presto.
4. La mamma vuole che i figli (tenere) …..................... in ordine la loro camera.
5. Mio nonno ritiene che i giovani d'oggi (essere) …..................... tutti maleducati.
6. Credo che quel libro (essere) …..................... molto avvincente.
7. Mi piace che (interessarsi, voi) …..................... alla politica.
8. Vedo che (interessarsi, tu) …..................... molto alla meccanica.
9. C'è uno sciopero : domani i giornali non (uscire) …..................... .
10. Se volete arrivare in tempo, è meglio che (prendere) …..................... un tassì.
11. Quest'anno, Luigi rimane a casa : ha paura che un viaggio all'estero gli (costare) …..................... troppo.
12. Bisogna che (andare, io) …..................... a casa.
13. Mi piace che tutto (essere) …..................... in ordine.
14. Credo che domani i giornali non (uscire) …..................... .
15. Aspetto che Franco (tornare) …..................... dal lavoro.


L'imperativo con i pronomi

Metti i verbi tra parentesi all'imperativo
1. (scusarmi, Lei) …..................................!
2. Quella storia, (raccontarmela, tu) ….................................. un'altra volta.
3. Buongiorno, signora, (dirmi) ….................................. .
4. Quella lettera è urgente: (spedirmela, Lei) ….................................. al più presto.
5. Che bel tempo ! (Alzarsi, tu) ….................................. .
6. Non (ascoltarlo, tu) ….................................. : dice sole bugie!
7. Se ha notizie, (telefonarmi, Lei) ….................................. .
8. Signora, (accomodarsi) …..................................
9. (Sbrigarsi, tu) ….................................. !
10. Quella lettera è urgente: (spedirmela, tu) ….................................. al più presto.
11. Ragazzi, siamo già in ritardo: (andarsene, noi) …..................................
12. (farmi, Lei) ….................................. il conto, per favore.
13. Non conosco il Suo indirizzo: (darmelo) ….................................. !
14. Abbiamo ricevuto un regalo da Carlo: (ringraziarlo, noi) ….................................. .
15. Non (credergli, Lei) ….................................. .



Pappardelle alle triglie

Ingredienti per 4 persone
250 g pappardelle all’uovo, 400 g filetti di triglia surgelati, 12 pomodorini pugliesi, un ciuffo di basilico, 2 cucchiai di pastis,
uno spicchio di aglio, olio d’oliva, sale, pepe
Preparazione
Rosolate l’aglio in una padella antiaderente con 3 cucchiai di olio, poi eliminatelo. Scongelate i filetti di triglia e metteteli nella
padella. Cuoceteli a fuoco vivo per 8 minuti, rigirateli a metà cottura. Togliete i filetti di pesce dalla padella e teneteli in caldo.
Mondate i pomodorini, lavateli, tagliateli a metà, metteteli nella stessa padella e fateli saltare a fuoco vivo per un minuto
circa. Quindi salateli, aggiungete il pastis e dopo un minuto spegnete il fuoco.
Lessate la pasta al dente in acqua bollente salata. Scolatela, unitevi 20 g di burro e i pomodorini con il loro fondo di cottura e
i filetti di pesce.
Insaporite con una macinata di pepe, mescolate e servite subito.


Esercizio

Leggi la ricetta, trasforma gli imperativi alla seconda persona singolare (Parlate! --> Parla!)
Poi, trasforma gli imperativi all'imperativo di cortesia (Parlate! --> (Lei) Parli)
1. …..............................................
2. …..............................................
3. …..............................................
4. …..............................................
5. …..............................................
6. …..............................................
7. …..............................................
8. …..............................................
9. …..............................................
10. …..............................................
11. …..............................................
12. …..............................................
13. …..............................................
14. …..............................................
15. …..............................................
16. …..............................................
17. …..............................................
18. …..............................................
19. …..............................................
20. …..............................................
21. …..............................................


Esercizio

Attribuisci alla città ed alla campagna le qualità che trovi qui sotto.

Città                                                                         Campagna



Piccolo, inquinato, interessante, veloce, a buon mercato, rilassante, variegato, sano, confortevole, noioso, sicuro, isolato,
pericoloso, grande, silenzioso, stressante, lento, caotico

L'imperativo

Imperativo
• Le forme dell'imperativo in senso stretto sono quelle alla seconda persona singolare e plurale e (almeno in italiano) alla
prima persona plurale: tu, noi, voi. Il più delle volte, esse coincidono con quelle del presente indicativo (esempi: esci, vai,
prendi; usciamo; andiamo, prendiamo; uscite, andate, prendete). La maggiore eccezione riguarda le forme regolari della
coniugazione in -are: infatti, la seconda persona singolare ha la desinenza -a al posto di i (mangia, ricorda, dimentica): si
tratta di una diretta eredità dalla lingua latina.
• Sulla base di queste caratteristiche morfologiche dell'imperativo, si ricaveranno tutte le forme regolari e molte di quelle
irregolari. Per cantare, si avranno così le forme: canta, cantiamo, cantate. Per il verbo prendere, si avrà prendi, prendiamo, prendete;
per il verbo sentire, le forme sono senti, sentiamo, sentite. Per pulire: pulisci, puliamo, pulite.
• Le forme irregolari della seconda persona singolare dei verbi in -are, sono dai, fai, stai, vai, come al presente indicativo.
Vengono spesso abbreviate: da', fa', sta', va'. Per il verbo dire, si ha di' (secondariamente è attestabile anche la forma dì).
• Le forme di essere ed avere sono molto irregolari (sii, siamo, siate; abbi, abbiamo, abbiate). Per sapere, si ha sappi, sappiate.
• I pronomi clitici vengono posposti: cantaci qualcosa; facciamola finita. Per l'imperativo di cortesia, essendo il congiuntivo, i
pronomi sono preposti. Le forme abbreviate dei verbi dare, stare, fare andare e dire alla forma in tu prevedono in questo
caso il rinforzamento della consonante iniziale dei pronomi (tranne gli) secondo i meccanismi del raddoppiamento
fonosintattico: dimmi tutto; stammi a sentire; datti da fare!; facci un tè; anzi, fanne due; falla finita; dillo a Roberto; vattene.
• L'imperativo della forma in tu, combinato con la negazione, si forma usando l'infinito: non fumare, non bere, non partire!

giovedì 3 dicembre 2009

La comparazione

Comparazione tra due nomi o pronomi
Laura è più gentile..............Saverio. (comparativo di maggioranza)
Lui studia più di te.
Parma è..............grande di Roma. (comparativo di minoranza)
lo ho mangiato meno di te.
Noi siamo (tanto) bravi quanto loro. (comparativo di uguaglianza)
Ferrara è (così) piccola come Perugia.

La proposizione comparativa
La proposizione subordinata comparativa contiene un confronto con ciò che si dice nella principale oppure stabilisce
con essa un rapporto di analogia o di diversità:
• di maggioranza, introdotta dalle forme correlative più... che, più... di quello che, più... di quanto, meglio che,
meglio di quanto;
– Sei arrivato più tardi di quanto temevo/temessi.
– Preferisco nuotare al mare che camminare in montagna.
– In spiaggia, più che abbronzarmi, nuoto.
– Leggo più spesso di quanto si pensi/di quello che si creda.
– Bere molti caffè è meglio che ubriacarsi tutte le sere!

• di uguaglianza, introdotta dalle forme correlative così... come, tanto... quanto, tanto... come;
– Ti amo tanto quanto tu ami me.

• di minoranza, introdotta dalle forme correlative meno... di come (di quanto, di quello che), meno... che, peggio di
come (di quanto, di quello che), peggio che.
– L'esame è meno facile di quanto si pensi/si pensasse/si pensava.
– L'arrampicata è uno sport meno pericoloso che il calcio.
– Ah! che schifo! Questa pasta è peggio di quello che sembri/sembrasse/sembrava!


Esercizio 1
Completa le seguenti comparazioni
1. « Milano è una città vivace.» «Secondo me, è …........ frenetica …........ vivace.»
2. «Beppe è molto intelligente.» «Io, invece, credo che sia …........ intelligente …......... sia furbo»
3. Per me è uguale, mi piace …........ andare al mare …........ in montagna.
4. Che fatica! La salita è ….......... ripida …........…........ sembrava vedendola dal basso!
5. Peggio di così non poteva andare. Il lavoro che ho accettato è molto …........ complesso …........ …........ sia pagato!



È più bella di Napoli!
Ascolta il dialogo e metti in ordine le risposte di Andrea.
Rina: Ma cosa c'è da pensare ancora?! È un ottimo posto di lavoro!
Rina: Ma quali altre città ti hanno proposto?
Rina: Beh, io direi Roma. E più grande di Napoli, ricca di bellissimi monumenti...
Rina: E di Milano cosa ne pensi? E una grande città, moderna, europea, vivace.
Rina: ...Allora, se non puoi fare a meno del mare, forse a Venezia ti sentirai come a casa tua.
Rina: Già. Allora, non ti resta che Firenze: meno impersonale delle altre e poi, dai, è bellissima, una città d'arte.
Rina: Se la pensi così, allora rinuncia a questo lavoro. Sai come si dice: "Casa, dolce casa"...
Andrea: Dici? No no, Venezia è fredda quanto Milano: guarda che poi spostarsi d'inverno con i vaporetti non è il
massimo!
Andrea: Sì, ma è anche meno ospitale di Napoli.
Andrea: Mah... Secondo me, è più frenetica che vivace. E poi mi mancherebbe il mare.
Andrea: Roma, Milano, Firenze e Venezia. Forse perciò non riesco a decidermi.
Andrea: Bella si, ma anche una delle città più care d'Italia! Per di più, d'inverno fa un freddo cane! No, no, grazie
tante!
Andrea: Eh, lo so, anche lo stipendio è altissimo. Il problema è che questa catena alberghiera non è ancora
presente a Napoli che, per me, è la città più bella del mondo.


Esercizio 2
Leggi il dialogo tra Rina e Andrea e sottolinea tutte le comparazioni.
Esercizio 3
Completa il dialogo tra Pina e Carla con: più, meno, quanto, di.
Carla: Alla fine Andrea ha accettato quella proposta di lavoro o no?
Pina: È ancora indeciso, perché non ce la fa a vivere lontano da Napoli.
Carla: Non gli piacerebbe andare nemmeno a Roma?
Pina: No, perché crede che sia …........................ospitale di Napoli.
Carla: Forse è vero, ma è certo più viva …........................tante altre città. Parlo di Milano, Venezia, per esempio...
Pina: Queste città Andrea nemmeno le prende in considerazione! Dice che Venezia la trova tanto fredda …........................
Milano.
Carla: Può darsi, ma sicuramente è …......................... tranquilla. Poi? Può scegliere tra altre città?
Pina: Ci sarebbe Firenze, ma per lui è tra le città …........................ care d'Italia, il che forse è vero. Secondo me sono tutte
scuse perché in fondo non se ne vuole andare da Napoli! Ma così rischia di perdere la migliore occasione della sua vita!



Esercizio 4
Dai una definizione dei seguenti termini e espressioni utilizzate da Carla e Pina
– indeciso
– certo
– può darsi
– ce la fa (farcela)
Come tradurresti in francese la locuzione «il che», pronunciato da Pina alla sua ultima battuta?



Esercizio 5 : come mantenersi giovani?
Lavorate in coppia. In basso sono dati alla rinfusa alcuni fattori che ci mantengono giovani o che ci fanno invecchiare:
inseriteli nella colonna che ritenete giusta e confrontate le vostre scelte con i compagni.

Cosa invecchia Cosa mantiene giovani






dormire almeno 7 ore a notte - fumo - troppi alcolici - vivere in una grande città - soffrire di solitudine - camminare un'ora al giorno - annoiarsi - ritmi regolari - alimentazione ricca ma senza eccessi - vita sedentaria - alimentazione ricca di grassi - usare molto la macchina - vivere in montagna o in campagna - carattere equilibrato - molti interessi – stress

1. In base a quanto avete scritto nelle due colonne, pensate di condurre una vita sana che vi aiuterà a mantenervi in forma
anche in futuro? Parlatene.
2. In base alle informazioni ricavate dalla discussione in classe, consigliate a un vostro compagno cosa fare per migliorare la
propria salute.
3. Quanto credete sia equilibrata la vostra alimentazione (quantità -qualità)?
4. La lista di sopra vi ha convinto a cambiare qualcosa?