Le due frasi "II lupo sbranò l'agnello" o "L'agnello fu sbranato dal lupo" vogliono dire sostanzialmente la medesima cosa: mutano i rapporti grammaticali tra i diversi protagonisti dell'azione, ma non i loro ruoli nell'azione, giacché in entrambe le frasi c'è sempre un solo assalitore ("il lupo") e un solo assalito ("l'agnello").
Tuttavia, se tra una frase di forma attiva e una frase di forma passiva non c'è una sostanziale differenza di significato, tra le due forme c'è però una netta differenza di tipo stilistico-espressivo e anche ideologico. Se diciamo "II lupo sbranò l'agnello", concentriamo l'attenzione sul lupo, cioè su chi compie l'azione e, in un certo senso, lo "criminalizziamo". Se invece diciamo "L'agnello fu sbranato dal lupo" concentriamo l'attenzione sul povero agnello e lo "vittimizziamo". Di fatto, la forma attiva, proprio perché evidenzia chi compie l'azione, è particolarmente adatta a indicare la responsabilità nei fatti narrati. Invece, la forma passiva sottolinea maggiormente l'azione e, quindi, è più adatta per presentare i! fatto in sé, con un certo distacco cronachistico. Non per niente, la forma passiva è usata spesso, per lo più con l'ellissi del verbo essere e spesso anche del complemento d'agente, nei titoli dei giornali: "Sequestrati [dalla polizia] dieci chili di eroina".
Nessun commento:
Posta un commento